Con il decreto 15 settembre il governo ha emanato il cosiddetto Decreto Aiuti Ter che prevede un ulteriore bonus di 150 € per lavoratori/lavoratrici e pensionati/e. II decreto contiene anche la proroga dello sconto sulle accise benzina fino al 31 ottobre e una serie di aiuti fiscali alle imprese che vanno dal 20 al 40% per spese di luce e gas.
Questo é il terzo decreto che il governo emana per far fronte all’aumento dell’inflazione e all’aumento delle bollette. Come sempre però la maggior parte dei 14 Miliardi € del decreto vanno a favore delle aziende. Rispetto al decreto precedente la platea dei lavoratori si é estesa ma é diminuito il bonus e il limite di reddito da 35.000 a 20.000 €. La cosa però che si ripropone pesantemente é che in presenza di una inflazione elevata (9%) pesa moltissimo la mancanza di meccanismi di tutela dei safari e pensioni, che ricordiamo sono stati aboliti a partire dal 1993 anche con accordi sindacali.
Per la Cub, non bastano bonus sporadici, é urgente ristabilire dei meccanismi automatici per la tutela dei salari e pensioni. La Cub si sta battendo per questo nel più assoluto silenzio di quasi tutti i partiti perché é questo l’unico modo per difendere il potere di acquisto dei salari e pensioni.
Lo schema del bonus 150 e ricalca quello già attuato per il precedente. Dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale dovrà uscire una circolare Inps di attuazione e speriamo che le norme siano meno macchinose di quelle precedenti.
Vediamo in sintesi le misure che ci riguardano:
Ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti, aventi una retribuzione imponibile nel del mese di novembre 2022 non superiore a di 1.538 € (20.000 € annui), e che non siano titolari di pensione, é riconosciuta dai datori di lavoro, nella retribuzione del mese di novembre 2022, una somma una tantum di 150 euro. Tale indennità é riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore analoga a quella già fatta per il bonus di 200 €. Una successiva circolare INPS darà le istruzioni operative.