Ieri, prima della manifestazione unitaria partita da piazza Carlo Felice, ci siamo ritrovatə a Palazzo Nuovo ed in corteo abbiamo denunciato i luoghi del lavoro povero e sfruttato incontrati sul percorso: il Torino Film Festival, la RAI, la residenza Verdi, il Teatro Regio ed il Rettorato che abbiamo trovato sbarrato da un cordone di polizia in borghese più agenti antisommossa.
Era nostra intenzione lasciare nell’ufficio del rettore, dove tra l’altro tutte le segretarie sono esternalizzate come noi, la nostra piattaforma rivendicativa e per chiedere che una volta per tutte questa amministrazione di UniTo s’impegni ad affrontare le problematiche degli oltre 400 esternalizzatə che ci lavorano, invece la coscienza sporca si è barricata dietro le FFOO.
Un segnale grave e di chiusura che non vedevamo da tempo e che ci dimostra l’odiosa superbia dell’amministrazione nei confronti di chi quotidianamente apre, fa funzionare e pulisce tutte le strutture universitarie.
Vorremmo quindi ribadire all’amministrazione che non ci lasciamo intimidire dai muscoli e dalle minacce: torneremo presto a far sentire la voce di chi viene sfruttatə dall’Università di Torino.