Per il reddito e il diritto a una vita degna di essere vissuta!
Quando, nel corso di un grande sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori dell’industria tessile, svoltosi a Lawrence negli Stati Uniti nel 1912, si affermò con forza che:
LA LAVORATRICE DEVE AVERE IL PANE, MA ANCHE LE ROSE
si colse appieno, nel fuoco dello scontro, la natura reale e radicale della lotta di classe.
Non si trattava allora, così come non lo è ora, di un “conflitto redistributivo” ma di una partita in cui si giocava ieri, e si gioca oggi, il nostro diritto a una vita degna di essere vissuta, in un mondo radicalmente trasformato.
La manifestazione del 22 ottobre a Bologna coglie il legame profondo tra le rivendicazioni di questo nostro tempo e la condizione generale delle classi subalterne e sfruttate.
Per questo pone con forza l’urgenza dell’unità fra i lavoratori e le lavoratrici non importa se italiani o immigrati e vuole intrecciare la lotta per il salario, contro condizioni di lavoro inaccettabili e contro la precarietà, contro la chiusura a fini speculative di aziende come la GKN, con quelle per la sanità, la scuola, i trasporti pubblici, il diritto all’abitare, l’opposizione alla guerra e alla devastazione dell’ambiente
Di fronte alla portata dell’attacco che padronato e governo conducono contro lavoratrici e lavoratori è necessaria una risposta forte che parta dall’unire le lotte poiché siamo consapevoli che ogni mobilitazione sui singoli temi è pienamente efficace se si vive come parte di un movimento generale.
È ora di dire basta, di insorgere contro l’ingiustizia e lo sfruttamento che caratterizza il nostro tempo.
PERCIÒ ADERIAMO AL CORTEO CON I LAVORATORI GKN E CON L’OPPOSIZIONE SOCIALE, PER LE STESSE RAGIONI CHIAMIAMO ALLO SCIOPERO GENERALE DEL 2 DICEMBRE.