BIBLIOCOOP
Lavoratrici e lavoratori delle biblioteche universitarie a Torino.
AGGIORNAMENTO 21 MARZO 2023:
ILLEGITTIME LE SOSPENSIONI DELLA PRESTAZIONE LAVORATIVA: IL TRIBUNALE DI TORINO CONDANNA COOPCULTURE
Con questa sentenza si ristabilisce il buon diritto di lavoratrici e lavoratori alla certezza della propria prestazione lavorativa e si mette un limite alla facoltà delle aziende di spostare l’orario di lavoro a proprio piacimento.
I/le bibliocooperativiste si riuniscono tutti i mercoledì dalle 21 in poi presso la sede CUB di C.so Marconi 34 (2° piano) a Torino.
Resta aggiornato/a sulle nostre attività qui.
Negli ultimi mesi ci siamo mobilitate/i contro il sistema di esternalizzazioni presente attualmente in università. Come già denunciavamo in un comunicato di maggio
Il sistema appalti viene definito outsourcing e in Italia è ampiamente utilizzato sia nel settore del lavoro pubblico sia in quello del privato. Proprio negli ultimi anni sono esplose le lotte dei “parasubordinati” nel settore della logistica e della produzione con parole d’ordine sempre molto simili sul rispetto dei contratti di lavoro, sulle paghe da fame e sulle condizioni della sicurezza.(…) La condizione di mancato riconoscimento del nostro lavoro e dei nostri diritti non si limita alla nostra situazione ma riguarda anche altre figure presenti in Ateneo. Ad esempio portiamo le condizioni di lavoro del personale addetto al portierato, a cui la ditta nega il pieno riconoscimento della paga base di 6,80€ e le mobilitazioni del 2019 nel bar del Campus contro i licenziamenti di massa dopo l’ultima gara d’appalto! “
Sin dai primi di giugno è stata chiara la linea che l’Ateneo ha deciso di tenere anche quest’anno ed insieme a colleghe e colleghi addetti in altre mansioni, sempre sotto contratto di servizio esternalizzato, ci siamo organizzati in presidi, conferenze stampa e avviata trattativa sindacale con richieste ben specifiche negli organi competenti di UniTo.
Le nostre richieste sono chiare:
1. Fine della stagione degli appalti e assunzione di tutte e tutti nell’azienda di gestione dell’ateneo con l’obiettivo della stabilizzazione
2. Cancellazione dei contratti pirata con i quali grandi aziende torinesi vincitrici degli appalti di UniTO, come REAR, pagano i e le proprie dipendenti pochi euro per ora;
3. Riconoscimento in sede di Statuto dell’Universita’ dei diritti vantati dalle e dagli esternalizzati, in primo luogo rendendo irricevibili i contratti che non prevedano una retribuzione minima almeno pari al salario mediano del paese
Qui la nostra intervista ai microfoni di Radio BlakOut!
Ci troveranno sempre pronte e pronti a lottare per i nostri diritti!
Mercoledì 19 ottobre alle ore 16.30, presso la sede CUB di Corso Marconi 34 a Torino, si terrà l’assemblea con lavoratrici e lavoratori in avvicinamento dello sciopero generale di tutto il sindacalismo di base indetto per il 2 dicembre.
Qui sotto la nostra piattaforma di partenza per iniziare a organizzarsi ed attivarsi sui luoghi di lavoro per costruire insieme una data di mobilitazione e conflitto.
Esprimiamo tutto il nostro rammarico, che sa di rabbia, perché l’università ha sprecato troppe occasioni per risolvere l’indecente condizione di chi lavoro in ateneo: anche quest’anno non si sono voluti utilizzare i soldi europei del PNRR per affrontare la questione in modo radicale e non è nemmeno stato attribuito un punteggio alla nostra anzianità di servizio, come sarebbe consentito dal Regolamento per l’accesso all’impiego, un comportamento che indica il menefreghismo dominante dell’amministrazione in toto a cominciare dal rettore Geuna nonostante le sue promesse elettorali.
Andrea Guazzotto
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